martedì 23 dicembre 2014

22.12.2014 - Sydney bush walking

Houston, abbiamo un problema!
Nonostante siamo forniti di svariati aggeggi elettronici, non riusciamo in alcun modo ad aggiungere le foto al blog. Nei prossimi giorni contiamo di risolvere il problema, ma per il momento non c'è proprio niente da fare.

Oggi ci siamo avventurati in un classico "bush walking", ovvero passeggiata nel bosco, con un aborigeno. Non iniziate subito a pensare che l'aborigeno sia un personaggio simile a quelli che si vedono in Crocodile Dundee! Come prima cosa è bianco, come seconda cosa è vestito normalmente (o quasi) e provvisto di zainone e cappello.

Ma partiamo dall'inizio.
La giornata di ieri ha esaurito la nostra sopportazione di grandi città e di troppa gente e rumore, così in serata abbiamo deciso di provare quest'avventura con un aborigeno. Prenotiamo e andiamo fiduciosi a dormire.
L'indomani, dopo una frugale colazione, ci spostiamo verso la stazione centrale di Sydney e dopo aver racimolato un po' di cibarie per la gita, prendiamo il treno per Faulconbridge.
Una volta sul posto facciamo conoscenza con Evan, quello che per me sarà una sorta di guru.
Quando ormai pensiamo di avere una guida personale, ci raggiunge una famiglia svizzero/tedesca/australiana formata dai genitori più due figli ed un amico. Inizialmente sembrava potessero essere un elemento di disturbo notevole, invece si sono rilevati degli ottimi compagni di viaggio.

La primissima parte della gita prevede una veloce introduzione sugli aborigeni e sul perché Evan si sia messo a portare in giro turisti.
Ci spiega che purtroppo l'avvento degli europei in Australia ha portato malattie e problemi. Che di aborigeni puri ormai non ce ne sono più, infatti anche lui che ufficialmente è considerato aborigeno, ha parenti "puri" solo dal quinto grado in su. Ad ogni modo, lui e gli altri che fanno parte delle sua comunità, si ripropongono di cercare di mantenere e/o reintrodurre il vecchio modo di vivere. Tra le varie usanze c'è quella di bruciare i boschi per mantenerli vivi, il mangiare in modo decisamente diverso dal nostro ed anche il vivere in generale in una maniera che non ha niente a che fare con quella attuale. Il nostro guru ripete anche più volte che sta cercando di divulgare queste sue conoscenze scrivendo libri. Essendo interessato, sto cercando questi libri, ma per il momento non ho avuto fortuna.

A questo punto si parte per la camminata. Subito in partenza veniamo introdotti alle varie specie di alberi e piante che formano il bosco. Ognuna ha qualche particolarità che può risultare utile. Dall'eucalipto che si può infilare nel naso per fare delle inalazioni un po' spartane, alle piante della gomma, ad un tipo di fiori che reagiscono al tocco delle api.
Proseguiamo nel bosco ed arriviamo in uno dei luoghi sacri degli aborigeni dove veniamo introdotti al pensiero dei locali.
Aborigenal walkabout

Little dragon in the bush

Un modo di prendere e vivere le cose decisamente più tranquillo e vicino alla natura rispetto a noi. Non sto qui a dilungarmi sul come, cosa, quando, ma vi assicuro che in generale non ha niente di trascendentale e si avvicina molto al modo di essere di molte altre culture che cercano di trovare una sorta di pace interiore e di consapevolezza in noi stessi e nel nostro corpo che al giorno d'oggi è pura utopia a causa della vita frenetica e del susseguirsi di pensieri che prendono possesso di noi e non il contrario.

In conclusione, la passeggiata è stata veramente interessante e se presa nel dovuto modo, la consiglierei a chiunque abbia voglia di cercare di trovare calma e rilassatezza.

Il rientro a Sydney non presenta particolari problemi.
L'indomani ci aspetta la caccia alla macchina e magari anche un primo accenno di programma per i prossimi giorni, visto che siamo ancora totalmente in alto mare... 

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