martedì 23 aprile 2013

Degustazione birra - parte uno

C'è chi parla di gare e chi parla di birre.
Io parlo di birre, visto che di birra per correre non ne ho proprio.
Dopo l'ultimo allenamento con i miei amici della Scom, credo di aver toccato il fondo.
Ci siamo imbarcati (più loro che io) in un bel allenamento in salita.
Un trentaseienne, un venticinquenne ed un diciottenne.
Indovinate un po' chi erano i due davanti e chi quello che continuava ad inciampare nella propria lingua?
Ma si sa, gli amici servono per incitarti nel momento del bisogno e nel cercare di aumentare gli stimoli quando ormai il fiato ed il fisico non ti aiutano.
Dopo nemmeno 10 minuti di salita, il qui presente scoppiato, aveva già accumulato i suoi bei 10/20 metri di distacco dal duo di testa. Fortunatamente i due magnanimi apripista alla fine dello strappo decidono di fermarsi ed uno dei due, in preda ad un commovente momento di pietà, si rivolge al povero inseguitore dalla lingua penzolante.
"Lo sai che se arriva un lupo tu sei proprio spacciato? Di solito cacciano il più vecchio, il più debole o l'ultimo del gruppo e tu in questo momento ricopri tutti e tre i ruoli!"
...grazie amico etologo...
...grazie del tuo appoggio morale...
La mia risposta?
"Se arrivasse il lupo, almeno sarebbe la fine di questa sofferenza, invece così mi tocca continuare la salita..."

...e comunque, dopo essermi sentito decisamente appesantito, fuori forma e vecchietto, il week-end ha comunque portato ad una agevole qualificazione alla finale A della categoria vecchietti non troppo vecchi, e ad un decente sedicesimo posto nella finale per il titolo. Oltre a delle ottime sensazioni durante la gara. Pochi errorini, poche sbavature e molto più corsa di quanto potesse farmi presagire il succitato episodio.

Ma veniamo a noi!
Degustazione della birra.
Prima lezione.
Storia della birra dai tempi di sumeri ed egizii, fino ai nostri tempi.
E degustazione di quattro birre, ancora senza analizzare in profondità le loro caratteristiche.

Promossa
Bocciata
Rimandata
Rimandata

I 20 secondi nei Boschi di Carrega

Di solito a metá gara mi appare la visione della birretta fresca e dissettante post-gara che diventa la mia motivazione piú forte. Ma domenica é stato il culatello ad aiutarmi a raggiungere il punto 10.
Sabato mattina non prometteva niente di bello. Cielo cupo, pioggia e grigiore plumbeo. Dopo una colazione all'insegna dell'ennesima spiegazione su cosa sia l'orientamento e che un po' d'acqua non ci puó fermare e che non ci vuole niente di soprannaturale per sentirsi bambini e sguazzare felici nel fango in qualche rientranza nel bosco, abbiamo recuperato Attilio a Milano e... e poi si é aperto il cielo. Telefonare alla base di Milano-Precotto risultava quasi impossibile con il suono assordante delle goccie sulla macchina. Avvicinandosi a Sala Baganza (PR) la situazione sembrava calmarsi. Trovato il parcheggio grazie alle indicazioni stradali mediate dalla nostra base Milano-Precotto (la segnaletica CO era completamente assente) abbiamo assaggiato la consistenza del terreno che ci aspettava in quei due giorni di gare: argilla scivolosissima e bagnatissima.
Negli ultimi due anni ho imparato che i campionati italiani middle si svolgono in due giorni. Il primo giorno ci sono le qualificazioni, dove i concorrenti vengono di solito divisi in due batterie con due percorsi diversi, ma equivalenti. Si qualifica nella finale del giorno seguente la metá dei concorrenti in ciascuna delle due batterie. Avendo raggiunto ormai una certa etá, ho deciso di correre i campionati nella categoria master (W35+), riservandomi al categoria assoluta per le gare di Coppa, all'insegna dell'allenamento. Giusto per...
Qualificazioni W35+

Finale W35+

Ciacole, saluti, battute, trotellare verso la partenza... e via. Percorso all'insegna di tracce di cinghiali, scivolate su pendii argillosi e altrettante arrampicate disperate per i canaloni incredibilmente scivolosi. Comunque, sia io che Kristian ci siamo qualificati per la finale. Nel frattempo, i piú piccoli muniti di salopette impermeabili si stavano felicemente inzuppando nelle pozzanghere in zona arrivo, con facce e bocche imbrattate di fango, quando i genitori li alzavano dalla melma, fradici ed infangati pure loro :)

Sprint finale delle qualificazioni

Il pomeriggio prevedeva una visita a qualche birrificio nei dintorni. Prima fermata: birrificio Toccalmatto di Fidenza. Speravamo in un aperitivo sul posto, ma ci siamo accontentati di due casse di birra. Anche perché l'alternativa era il ristorante adiacente, frequentato da signorine in tiro con cagnoline di nome Sissi e tutte chic, non tre mentecati stravolti ed infangati fuggiti dai Boschi di Carrega :)
La seconda fermata aveva un'aria particolare, mista tra un ambiente casalingo accogliente e una twilight zone: birrificio artigianale Panil di Torrechiara. Sotto un gazebo con locandine del 2008 la signora di casa ci ha servito due piatti di affettati e formaggio di un profumo incredibile, accompagnati da due birre dal gusto particolare, artigianali e a fermentazione spontanea, una bruna ed una bianca. Dopo una mezz'ora di estasi del palato, abbiamo fatto una piccola incursione tra gli scaffali del magazzino e ci siamo ritirati sorridenti nei rispettivi alberghi. Cena tipica locale a base di torta fritta, culatello, tortelli e tortini di zucca, seguita da un raduno pandino in camera ed una ronfata colossale.
La domenica della finale. Ho cercato di svuotare la testa dalle aspettative (cosa difficilissima, dato gli anni di condizionamento) e di ricordarmi solo di correre, correre, correre, correre. Ho corso, corso, corso, mai cosí. Tiravo dove ero sicura di poterlo fare senza sbagliare, mi fermavo quando sentivo di non capirci piú nulla, come al punto 5. Un'avversaria ha infatti dimenticato di punzonare uno di quei punti facili, ma insidiosi tra quei meandri lungo il ruscello. Ho raggiunto un'altra avversaria partita prima di me viaggiando verso il punto 10, l'obbiettivo che mi ero posta in partenza. É lí che mi é apparso il culatello di Camilla. Ho buttato il titolo sbagliando il punto 12, ho corso come una dannata per recuperare l'errore fino alla fine e sono riuscita a conquistare il secondo posto con soli 20 secondi dalla prima. Nonostante il fastidio per i 20 secondi, la sensazione di essere stata capace di tenere testa a concorrenti con 30 anni d'esperienza, era incredibile :) La Dreher, alla faccia di tutti i birrifici artigianali e pregiati, non era mai stata cosí gustosa!


Podio W35+, Campionati Italiani CO Middle


Non hanno suonato l'inno nazionale, come qualcuno penserebbe, non ci abbiamo guadagnato niente, tranne qualche zecca, graffi e ginocchi neri. Uno sport troppo "piccolo"... Ma abbiamo passato due giorni in boschi verdeggianti e belli, tra cervi e cinghiali (c'era chi ha corso a due metri da una famiglia di cinghiali e chi ha guardato nuotare un piccolo cinghiale nel laghetto), scoprendo posti che altrimenti difficilmente avremmo visitato. E poi i sorrisi, la motivazione di andare avanti, che cosí ci serve in questo periodo, valgono oro :) Come la medaglia ricevuta dalle mani di una persona speciale.