lunedì 6 gennaio 2014

Sylvester 2013

Per il terzo anno conscutivo, l'OK Bovec decide di partecipare alla 5 giorni del Belgio di fine anno.
Tanto per cambiare, quando ci chiedono la nostra destinazione per le vacanze e si sentono dire "Belgio", le persone fanno facce strane e ci guardano come se fossimo degli alieni o dei diversamente intelligenti. Ma tanto siamo abituati. Io un po' più di Metka, ma va bene così.
Anche quest'anno decidiamo di partire con l'instancabile ed indomita Punto.
Pianifichiamo puntigliosamente le tappe che ci porteranno ad Hasselt ed al nostro ormai famoso pornoMotel.
Due tappe scelte in pochi minuti e totalmente a caso. Vista la nostra propensione ad assaggiare birre sempre diverse, i due pernottamenti vengono pianificati in altrettanti alberghi muniti di birrificio o locale ben fornito.

Dinner in Rastatt
 Prima tappa Rastatt, appena sotto Karlsruhe. Scelta dettata principalmente per evitare il casino di una città che presumo sia grande ed incasinata. Arrivati nella piccola cittadina tedesca, troviamo il nostro albergo e scopriamo con disappunto che birrificio e ristorante sono assolutamente chiusi...
Inizialmente lo shock si accresce mentre l'omino addetto ci porta verso la stanza. Dopo un primo tentativo che finisce in una stanza con letti separati, chiediamo se c'è anche una possibile stanza con letto matrimoniale. Il gestore annuisce e torniamo alla ricezione per recuperare l'altra chiave. Da qui parte un giretto piuttosto inquietante. Si esce dalla ricezione, si esce dall'albergo, si entra in garage...passanda da una porticina inquietante si entra in quelli che sembrano essere i sotterrani. Una volta li....si scende O_O
Stavo già pensando che la stanza fosse una piccola celletta tipo stanza di isolamento di una prigione.
Fortunatamente a questo punto prendiamo un ascensore e saliamo di un paio di piani. Qui arriviamo alla stanza che ha una finestra, è spazioa e pulita. Salvi!
Per il resto niente da dire. Cena nel centro di Rastatt, dormitina e l'indomani colazione passeggiando per il mercato cittadino.



Seconda tappa Maastricht. Dalla Germania ci spostiamo in Olanda per continuare l'avvicinamento al Belgio. Veloce tappa a Colonia per vedere la famosa cattedrale. Il secondo albergo è in pratica un pub con stanze annesse. Anche qui la situazione è critica perchè il proprietario ci dice che nel giro di un'ora dal nostro arrivo chiuderà il locale. Fantastico...
Ma non ci diamo per sconfitti. Ci sistemiamo in stanza e poi scendiamo subito nel locale per un aperitivo con birra e polpettine di carne olandesi. Le polpettine sono un must, ma bisogna assolutamente stare attentissimi e non farsi prendere dalla fame e dalla foga. sembrano delle piccole palline carine e innocenti, ma oltre l'involucro di pan grattato c'è un nucleo che ha praticamente la stessa temperatura del metallo fuso. Siamo ai livelli del nucleo...della Terra. Dopo cena passeggiatina per il centro di Maastricht sotto una piogerellina incessante.


Köln
Fischmarkt, Köln

Maastricht
Xmas evening in Maastricht
Maastricht by night

Tappa finale. Prima di lasciare Maastricht, andiamo a vedere le miniere di San Pietro. Eravamo già passati di qui due anni fa, ma l'orario quel giorno ci fu avverso. Il gruppo aveva appena lasciato il ritrovo per inoltrarsi nelle miniere. Questa volta ci siamo documentati ed organizzati un po' meglio. Anche perchè essendo il giorno di Natale, il rischio di andare in bianco di nuovo era tanto.
Insomma, se vi capita, andate a visitare queste gallerie. All'origine erano 20.000 gallerie per 80 chilometri di estensione, adesso sono rimasti 8.000 gallerie per "soli" 20 chilometri. Il gruppo "inglese" era decisamente variopinto. Un italiano, una slovena, un bielorusso ed un tedesco con una bimba di lingua russo/tedesca. Viva l'Europa :)
Comunque, la guida era veramente simpatica e brava. Ci ha anche fatto provare il brivido dell'abbandono senza luce nel bel mezzo delle gallerie. Un modo veloce ed indolore per farci capire che li dentro senza luce sono ca...voli amari!
Plan of the cave system of St. Pietersberg in Maastricht
Two murales in the caves of St. Pietersberg


Siamo finalmente ad Hasselt. Qui, ormai c'è poco da dire e fare. In due anni abbiamo ormai visitato tutto il visitabile. Ehm, tutto il visitabile in questo periodo, visto che la maggior parte delle cose è CHIUSA tra il 23 dicembre ed il 7 gennaio.
Dimenticavo, prima di Hasselt, abbiamo fatto tappa a Liege per la nostra annuale visita ai mercatini di Natale più vecchi del Belgio. Il tutto per poter mangiare il nostro bel Jambon con Camembert fuso e per poter comprare il paté scoperto l'anno scorso. Missione compiuta. Purtroppo il paté l'abbiamo dovuto finire durante la permanenza in Belgio visto che quest'anno la versione sotto vuoto non era disponibile. Vi assicuro che era buonissimo. Fidatevi!
Jambon with camembert, La Chouffe and N'Ice Chouffe in Liege :)

Passiamo alle gare. I soliti cinque giorni di corsa folle. Perchè qui il dislivello è una variabele sconosciuta e quindi via di azimut e corsa corsa corsa.
Prima tappa abbastanza indolore senza lode e senza infamia.

Il secondo giorno è quello del WRE (World Ranking Event). Ovviamente è WRE sono per gli elite, ma noi quest'anno siamo iscritti in Elite...quindi...
La cosa particolare di questa gara è che ci forniranno di GPS e quindi saremo seguibili in diretta sul web. La mia gara non è stata delle migliori. Un paio di errorini prima di farmi prendere dal nervosismo per tutti questi Elite forti che continuavano a superarmi mentre arrancavo. Conclusione, cerco di star loro dietro affaticandomi ulteriormente e andando fuori giri di testa e di gambe. Questo non può far altro che portare ad un'altro errore che mi fa perdere minuti preziosi. A fine gara riesco per il secondo giorno di fila a non essere ultimo e quindi a raggiungere il mio obiettivo.
A Metka va decisamente peggio. Nel marasma dei mille punti posati, decide di non controllare un codice proprio nel momento sbagliato e quindi incappa in un PE.
Qualche giorno dopo abbiamo poi scoperto che la diretta sul web era praticamente impossibile da seguire per problemi di non ben definita natura, ma io la mia gara l'ho fatta con il coach che dall'alto mi dava indicazioni sul da farsi e un paio di volte mi ha "indicato" dove guardare per non incappare in altri errori. Grazie coach!

La terza tappa è quella dei 39 punti 39. Su una cartina più piccola di un A4 sono riusciti a mettermi 39 punti. La descrizione faceva il giro del mio braccio due volte... Tappa divertente ma funestata da una cavolata (ok, in realtà le cavolate sono state due, ma questa è quella più grossa) colossale. Dal punto 24 mi ritrovo, non so come, al 27 e vado completamente nel pallone. Penso di aver fatto cose a caso fino a quel punto e di essere fuori gara. Cerco di ritirarmi insieme e concludo gli ultimi 15 (praticamente una gara) punti con l'angoscia di essere fuori gara. Allo scarico tutto è ok e tiro un respiro di sollievo.


La quarta e la quinta tappa hanno il ritrovo nello stesso posto, ma si svolgono su due cartine totalmente diverse. La quarta tappa mi vede correre bene per la maggior parte della gara. A pochi punti dalla fine faccio una cavolata colossale e nella ricerca del punto rischio anche di lasciarci l'osso del collo. Mentre corro come una gallina impazzita, inciampo e cado in una delle numerose buche (nascoste) atterrando praticamente con tutto il peso sulla spalla e sulla faccia. CRACK
Rimango giù per qualche secondo mentre il sistema va in reboot.... Sembra tutto ok, anche se sono un po' frastoranto. Mi alzo, guardo in giro ed il mondo sembra abbastanza fermo e stabile, così continuo e finisco la gara. Peccato, senza quell'errore ne avrei messo dietro almento un'altro. Ma l'importante è che l'osso del collo è ancora al suo posto e che nei giorni a seguire non ha dato problemi.

La quinta ed ultima tappa è un disastro completo. Carta 1 a 7.500, io tarato sulla 10.000. Il primo punto arriva bello tranquillo e penso che la gara sarà tutta in discesa. Secondo punto errore, terzo errore, quarto ok, quinto errore, sesto errore, settimo errore, ottavo errore......insomma un piccolo purgatorio verso l'arrivo che si conclude con il super errore a tre punti dalla fine. Va beh, la cinque giorni è finita. Sono intero e non sono ultimo in classifica!

Hemelrijk, Hasselt

Westvleteren blonde @ Hemelrijk, Hasselt
Winterland Hasselt classics
 Di contorno alle varie tappe ci sono state le visite all'enclave belga in terra orange e la visita all'abbazia di Achel (St. Benedictus Abdij) per i nostri acquisti di birra. Una veloce visita ad Eindhoven per vedere e sfruttare i saldi olandesi (acquisti ZERO) e per rimangiare le famose polpette di prima. Una puntatina a Lommel, dove ogni anno passiamo e i soliti passaggi serali ad Hasselt, tra mercatini e centro.
Meat balls with La Trappe, Eindhoven
 

Glashuis, Lommel

Il rientro è tranquillo. Circa 10 ore di viaggio immersi nel sole. L'unica angoscia era quella di attraversare la Svizzera con il nostro "modesto" carico di birra. Grazie ai consigli di Stefano (guardia di confine svizzera) decidiamo di dichiarare tutto all'ingresso del territorio elvetico e tutto fila liscio. Anche se la guardia di confine di Basilea (che ovviamente non era Stefano) inizialmente mi guarda stranito quando voglio dichiarare della birra, specialmente quando gli dico quanta ne abbiamo e quando lui guarda verso la nostra macchina e mi chiede: "In that small car?"
Ma come dicevo, il 31 sera siamo a casa, contenti ma stanchi e quindi optiamo per un capodanno minimalista con pizza veloce in pizzeria e brindisi di mezzanotte senza troppi fronzoli.


Buon 2014 a tutti.