Breve resoconto in ordine puramente sparso degli incontri di questi venti giorni di vacanza.
- Monty, il bellissimo Border Collie della padrona di casa che ci ha ospitato per una settimana. Il momento più toccante è stato la mattina dell'ultimo giorno, quando Monty si è agitato tantissimo e mi ha dato la sensazione che fosse triste per la nostra partenza
- la signora della bancarella del Madagascar al mercatino di Greenwich, che dopo averci fatto aspettare per circa un quarto d'ora per il buonissimo piatto di pollo alla paprica con lenticchie, fagiolini e riso, non ha assolutamente voluto che pagassimo
- le volpi di Fulham, incrociate la mattina della partenza da Londra, sul tragitto da casa alla fermata dell'EasyBus. Gironzolavano tranquille per il quartiere probabilmente alla ricerca di cibo
- lo spacciatore, che la stessa mattina mentre vado ad imbucare delle cartoline, mi passa di fianco e ridacchiando mi chiede se voglio della cocaina e alla mia risposta negativa, mi offre una sigaretta. Il tutto alle 4 di mattina...
- il palco di un cervo, ok, non ho incontrato il palco che passeggiava da solo. Era in mano a Giorgio Gatti che l'ha trovato praticamente ad inizio gara e se l'è trascinato per i restanti cinque chilometri sino a farlo arrivare a casa in Italia nella valigia della figlia che molto probabilmente ha rischiato l'arresto.
- James Bond, incontrato alla fine della gara middle. Era impersonato per l'occasione dal neo momo, Mark Hayman, che ha corso tutta la gara in pantaloni e camicia bianca, per infine completare la divisa grazie alla moglie che all'ultimo punto gli ha passato anche la giacca
- Joanna, ex coinquilina "americana" di Metka che ora vive a Manchester e con la quale abbiamo cenato nel suo ristorante preferito indiano, arrivandoci con il MagicBus di Manchester. Peccato che dopo aver aspettato per un quarto d'ora abbondante evitando di prendere una serie di bus che secondo lei essendo che al primo incrocio giravano dalla parte sbagliata, ovvero a sinistra, non andavano bene. Prendiamo il fantomatico bus che...alla prima gira anch'esso a sinistra e getta nel panico Joanna che si lancia verso l'autista a chiedere lumi, tornando quasi rassicurata dopo aver scoperto che la deviazione è dovuta a dei lavori
- il ragazzo che sempre a Manchester ci ha prima indicato la strada e poi accompagnato per un pezzo. Peccato che noi, leggermente carichi, cercavamo di raggiungere la nostra meta tramite treno e non a piedi. Conclusione, quasi trenta minuti a piedi con gli zaini (2 a testa) pieni che nemmeno un alpino a carico completo...
- il ragazzo del baracchino dell'astice, che rimane accucciato sulla finestrella finchè stiamo decidendo cosa prendere e quando capisce che siamo pronti si alza e prende l'ordine. Trattasi di un omino tipo Shaggy di Scooby Doo. Alto, magro, con in testa un cappello peloso di quelli che usano in Russia, passo ciondolante con le mani abbandonate lungo i fianchi. Mooolto caratteristico. Ah, l'astice era spettacolare nonostante una coppia di italiani (altri personaggi) siano rimasti a bocca asciutta a discutere sul costo esagerato (15€ al pezzo), sulla ignota provenienza (certo certo, il fatto che il porto fosse in pratica un deposito di trappole per astici dava da pensare), sulla pulizia, sulla scomodità (era un take away...con adisposizione dei tavolini lungo il molo) e sul...ma smettila di parlare e fai come i 5 russi che sono andati al supermercato a prendersi la birra e si sono scofanati 5 astici senza farsi troppe domande!
- angel share, per chi non l'avesse mai "incontrato", vi consiglio la distilleria di Old Pultney a Wick. Nel magazzino principale di invecchiamento del whisky c'è la possibilità di "incontrare" un angel share di una potenza devastante! I profumi e le note di alcool del whisky che pervadono l'ambiente sono pazzesche. Per chiarire, angel share é la definizione dei vapori di alcool che vengono rilasciati dalle botti nel periodo di invecchiamento e che vengono definite come la parte date agli angeli che custodiscono il periodo di maturazione
- Monty, il bellissimo Border Collie della padrona di casa che ci ha ospitato per una settimana. Il momento più toccante è stato la mattina dell'ultimo giorno, quando Monty si è agitato tantissimo e mi ha dato la sensazione che fosse triste per la nostra partenza
- la signora della bancarella del Madagascar al mercatino di Greenwich, che dopo averci fatto aspettare per circa un quarto d'ora per il buonissimo piatto di pollo alla paprica con lenticchie, fagiolini e riso, non ha assolutamente voluto che pagassimo
- le volpi di Fulham, incrociate la mattina della partenza da Londra, sul tragitto da casa alla fermata dell'EasyBus. Gironzolavano tranquille per il quartiere probabilmente alla ricerca di cibo
- lo spacciatore, che la stessa mattina mentre vado ad imbucare delle cartoline, mi passa di fianco e ridacchiando mi chiede se voglio della cocaina e alla mia risposta negativa, mi offre una sigaretta. Il tutto alle 4 di mattina...
- il palco di un cervo, ok, non ho incontrato il palco che passeggiava da solo. Era in mano a Giorgio Gatti che l'ha trovato praticamente ad inizio gara e se l'è trascinato per i restanti cinque chilometri sino a farlo arrivare a casa in Italia nella valigia della figlia che molto probabilmente ha rischiato l'arresto.
- James Bond, incontrato alla fine della gara middle. Era impersonato per l'occasione dal neo momo, Mark Hayman, che ha corso tutta la gara in pantaloni e camicia bianca, per infine completare la divisa grazie alla moglie che all'ultimo punto gli ha passato anche la giacca
- Joanna, ex coinquilina "americana" di Metka che ora vive a Manchester e con la quale abbiamo cenato nel suo ristorante preferito indiano, arrivandoci con il MagicBus di Manchester. Peccato che dopo aver aspettato per un quarto d'ora abbondante evitando di prendere una serie di bus che secondo lei essendo che al primo incrocio giravano dalla parte sbagliata, ovvero a sinistra, non andavano bene. Prendiamo il fantomatico bus che...alla prima gira anch'esso a sinistra e getta nel panico Joanna che si lancia verso l'autista a chiedere lumi, tornando quasi rassicurata dopo aver scoperto che la deviazione è dovuta a dei lavori
- il ragazzo che sempre a Manchester ci ha prima indicato la strada e poi accompagnato per un pezzo. Peccato che noi, leggermente carichi, cercavamo di raggiungere la nostra meta tramite treno e non a piedi. Conclusione, quasi trenta minuti a piedi con gli zaini (2 a testa) pieni che nemmeno un alpino a carico completo...
- il ragazzo del baracchino dell'astice, che rimane accucciato sulla finestrella finchè stiamo decidendo cosa prendere e quando capisce che siamo pronti si alza e prende l'ordine. Trattasi di un omino tipo Shaggy di Scooby Doo. Alto, magro, con in testa un cappello peloso di quelli che usano in Russia, passo ciondolante con le mani abbandonate lungo i fianchi. Mooolto caratteristico. Ah, l'astice era spettacolare nonostante una coppia di italiani (altri personaggi) siano rimasti a bocca asciutta a discutere sul costo esagerato (15€ al pezzo), sulla ignota provenienza (certo certo, il fatto che il porto fosse in pratica un deposito di trappole per astici dava da pensare), sulla pulizia, sulla scomodità (era un take away...con adisposizione dei tavolini lungo il molo) e sul...ma smettila di parlare e fai come i 5 russi che sono andati al supermercato a prendersi la birra e si sono scofanati 5 astici senza farsi troppe domande!
- angel share, per chi non l'avesse mai "incontrato", vi consiglio la distilleria di Old Pultney a Wick. Nel magazzino principale di invecchiamento del whisky c'è la possibilità di "incontrare" un angel share di una potenza devastante! I profumi e le note di alcool del whisky che pervadono l'ambiente sono pazzesche. Per chiarire, angel share é la definizione dei vapori di alcool che vengono rilasciati dalle botti nel periodo di invecchiamento e che vengono definite come la parte date agli angeli che custodiscono il periodo di maturazione
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